Anno 2008
Titolo Originale Mirrors
Durata 110
Origine ROMANIA, USA
Colore C
Genere ESP-PSI
Specifiche tecniche ARRIFLEX,SUPER 35, 35 MM (1:2.35)
Produzione CASTEL FILM ROMANIA, NEW REGENCY PICTURES, REGENCY ENTERPRISES
Distribuzione 20TH CENTURY FOX ITALIA
Data uscita 03-10-2008
Vietato 14
Regia
Alexandre Aja
Attori
Kiefer Sutherland Ben Carson
Paula Patton Amy Carson
Cameron Boyce Michael Carson
Erica Gluck Daisy Carson
Amy Smart Angela Carson
Mary Beth Peil Anna Esseker
John Shrapnel Lorenzo Sapelli
Jason Flemyng Larry Byrne
Tim Ahern Dottor Morris
Julian Glover Robert Esseker
Josh Cole Gary Lewis
Ezra Buzzington Terrence Berry
Doina Aida Stan Rosa
Darren Kent Jimmy Esseker
Roz McCutcheon Madre di Jimmy
Adina Rapiteanu Anna giovane
Soggetto
Kim Sung-ho (sceneggiatura del 2003)
Sceneggiatura
Grégory Levasseur
Alexandre Aja
Fotografia
Maxime Alexandre
Musiche
Javier Navarrete
Montaggio
Baxter
Scenografia
Joseph C. Nemec III
Arredamento
Liz Griffiths
Ian Whittaker
Costumi
Ellen Mirojnick
Michael Dennison
Effetti
Agog Special Effects
Rez-Illusion
& Company
LOOK! Effects Inc.
K.N.B. Effects Group
Trama:
In seguito all’uccisione involontaria di un agente in borghese, il detective Ben Carson perde il lavoro e, caduto nell’alcolismo, viene lasciato dalla moglie. A distanza di un anno l’ex poliziotto trova un impiego come guardiano notturno presso un grande magazzino abbandonato che cinque anni prima è stato danneggiato da un incendio di natura dolosa. Nel tetro luogo, dove hanno perso la vita ventinove persone e altre settantotto sono rimaste gravemente ferite, risiedono oscure presenze, intrappolate negli immensi specchi che ne ricoprono le pareti.
Il cinema di Alexandre Aja risiede nell’horror e Riflessi di paura conferma il voto che il regista francese ha fatto al genere, sebbene qui sia manifesto nella sua vena meno truculenta e spaventevole. Riprendendo la trama dal sudcoreano Geoul sokeuro – Into The Mirror, inedito in Italia, Aja sposta l’asse d’azione in una New York patinata di giorno (bella l’idea di far riflettere la città su se stessa nei titoli di testa) e terribilmente cupa di notte. Portando avanti la narrazione su due piani – da una parte il mistero che si cela nelle pareti riflettenti del fatiscente edificio e il motivo per il quale è stato incendiato, dall’altra il dramma personale del protagonista e l’apprensione per la sua famiglia – il regista scombina le carte e porta lo spettatore in uno stato confusionale. Trattasi di visioni dovute a disturbi della personalità? Di spiriti che gridano vendetta? Di un complotto ai danni della famiglia che un tempo possedeva l’esclusivo ed elegante grande magazzino? Di un tentativo di nascondere le tracce di quanto avveniva nella clinica psichiatrica St. Matthew che originariamente aveva sede nell’edificio?
Gli spunti offerti dall’opera di Aja sono tanti e finiscono ahinoi per risultare più interessanti della soluzione trovata dagli sceneggiatori. Se a ciò si aggiunge la presenza in prima linea di Kiefer Sutherland, che oltre a dominare sullo schermo si è prestato anche al ruolo di produttore esecutivo, l’imbarazzo diventa maggiore. Non riuscendo a slegarsi dal ruolo ormai celebre di Jack Bauer, l’attore rischia di “riflettere” in eterno l’immagine di agente vendicativo, invincibile e senza scrupoli di 24. Tuttavia l’inaspettato finale del film, che se fosse stato sviluppato avrebbe potuto costituire da solo un egregio e originale horror, offre a Sutherland e allo stesso Riflessi di paura un’ancora di salvezza.