Anno 2011 Durata 110 Origine ITALIA Colore C Genere ESO-THRILLER Produzione SOMMO INDIPENDENT MOVIE Distribuzione SOMMO INDIPENDENT MOVIE Data uscita 24-06-2011
Regia Davide Tartarini Simone Cerri Goldstein Attori Daniela Virgilio Alice Moretti Federigo Ceci Isaia R. Deutzberg Nicola Baldoni Christian Parenti Alberto Mancioppi Professor Moretti Narcisa Bonati Fotografia Alfonso De Munno Gallardo (Alfonso De Munno) Montaggio Marcello Saurino
Trama Christian Parenti, affetto da aneurisma cerebrale congenito, è vittima di inquietanti visioni e di un’amnesia totale relativa ai suoi primi dieci anni di vita. Il ragazzo è stato a lungo in cura presso il dottor Moretti, noto psichiatra e padre di Alice, una cara amica di Christian, ma le classiche sedute di terapia non sembrano aver portato alcun miglioramento al suo stato mentale. Per questo, Alice decide di suggerire il caso dell’amico al suo compagno, il dottor Isaia R. Deutzberg, un brillante psichiatra sperimentale americano che ha adottato una terapia incentrata su sedute di ipnosi video-documentate. Attraverso queste sedute, Christian vedrà tornare alla memoria una serie di ricordi e avrà delle visioni evocative di un passato irrisolto e inspiegabilmente sinistro che provocheranno fatti misteriosi e strane apparizioni…
Che dire…fare un film su BOB DYLAN è un’impresa assai ardua e misteriosa, anche perchè il personaggio, in sè per sè è già un arcano mistero. Solamente per questo motivo è stato inserirto nella “Cineteca dei Misteri”. Il film purtroppo pecca di sceneggiatura e di storia, addirittura viene catalogato come genere biografico (o meglio, per un anno ci hanno fatto tribolare dicendo che era la sua biografia, poi hanno corretto il tiro dicendo che è una interpretazione rivisitata, e a tutt’oggi neanche loro lo sanno. Risultato: una confusione disarmante con il naturale convincimento di molti che quella roba sia la sua vita. Per non parlare della traduzione italiana dal titolo alquanto stonato “Io non sono qui” che, a mio avviso, sarebbe stato più corretto dire “Non ci sono” o “Non sono lì” la sua vera traduzione letterale.In seguito poi, come se non bastasse, è uscito questo ardito sottotitolo:I’m Not There: Suppositions on a Film Concerning Dylan, creando ulteriore sconcerto e disorientamento. Eppure bob dylan lo conosco bene!… con i miei 50 e passa libri biografici ben catalogati! Nell’insieme questo film ha poco di mistico e non rievoca certo i mitici anni ’60 (faccio fatica pur essendo una dylaniana visionaria.) Il risultato è una cozzaglia di riferimenti anacronistici impressionanti, non nella scelta per quanto azzeccata e innovativa dei sei personaggi, ma nelle singole storie che ho dei logici dubbi.Presupponiamo che un film deve innanzi tutto trasmettere qualcosa, beh qui siamo proprio nel delirio più completo, per non parlare poi della millantata critica fatta da dylaniani elogiati e non, che si credono tali.Morale della storia: i fan avrebbero voluto una vera biografia che gli toccasse di più i cuori e gli altri purtroppo non ci hanno capito proprio niente. Dunquenon è nè un film per i fans(e sfatiamo il convincimento che a noi è piaciuto, che non è così!)e nemmeno per chi non lo è. E allora per chi è stato fatto questo film?…per Todd che ne è il solo convinto?….o per Bob, che è d’accordo solo nel titolo? (che abbia poi deciso lui il titolo?) Mi dissocio pienamente da chi vuol far passare questo film pseudo-d’essai come prodotto di nicchia per dylaniani. Tuttavia, nostro malgrado abbiamo solo in essere questa specie di fantafilm dylaniato e aspettiamo con doveroso rispetto la vera ed unica biografia degna del grande mito di Bob Dylan.
(Barbara Borghetti)
Cosa salviamo dunque di questo Film?
La colonna sonora e l’interpretazione di Cate Blanchett
Il regista, Todd Haynes, racconta: E con Dylan com’è andata? E’ stato facile avere la sua approvazione sul progetto? E’ stato davvero difficile! Dylan non ha mai supportato nessun progetto su di lui. E’ stato solo dopo aver letto la sceneggiatura che mi ha detto sì e ha concesso tutti i diritti…
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DECISAMENTE MOLTO PIU’ EMOZIONANTE DEL FILM. Wow!
PRIMA PARTE
SECONDA PARTE
….E ADESSO UN SIMPATICO OMAGGIO
DAI MUPPET SHOW A BOB DYLAN
una simpatica satira:il tizio imita bob dylan dallo storico video
Subterranean Homesick Blues
SCHEDA TECNICA DEL FILM
Anno 2007 Titolo Originale I’m Not There Altri titoli I’m Not There: Suppositions on a Film Concerning Dylan Durata 135 Origine USA Colore C Genere PSEUDO-BIOGRAFICO, MUSICALE Produzione JOHN GOLDWYN, CHRISTINE VACHON PER KILLER FILMS, JOHN WELLS PRODUCTIONS, JOHN GOLDWYN PRODUCTIONS, ENDGAME ENTERTAINMENT, FILM & ENTERTAINMENT VIP MEDIENFONDS 4, WELLS PRODUCTIONS Distribuzione BIM Data uscita 07-09-2007 Regia Todd Haynes Attori Christian Bale Bob Dylan/John/Jack Cate Blanchett Bob Dylan/Jude Marcus Carl Franklin Bob Dylan/Woody Richard Gere Bob Dylan/Billy Heath Ledger Bob Dylan Ben Whishaw Bob Dylan/Arthur Julianne Moore Alice Michelle Williams Coco Rivington David Cross Allen Ginsberg Charlotte Gainsbourg Claire Kim Roberts Sig.ra Arvin Kristen Hager Mona Benz Antoine Bobby Seale/Rabbit Brown Mark Camacho Norman Joe Cobden Sonny Yolonda Ross Angela Garth Gilker Woody Guthrie Fanny La Croix Alice/Attrice Dennis St John Capitano Henry Sceneggiatura Todd Haynes Oren Moverman Fotografia Edward Lachman Musiche Jim Dunbar Randall Poster Canzoni di Bob Dylan. Montaggio Jay Rabinowitz Scenografia Judy Becker Costumi John A. Dunn Effetti Louis Morin
Trama: I’m not There (Io non sono qui), titolo della pellicola “ispirata alle molte vite di Bob Dylan” (come da premessa iniziale nel film) e firmata da Todd Haynes (Velvet Goldmine, Superstar), è anche il titolo di un brano inedito, registrato a Woodstock dallo stesso Dylan con The Band nel 1967 nelle session per “The Basement Tapes”. Pare però che Bob, nello stesso periodo, fosse convalescente in seguito ad un incidente motociclistico… Il brano fu poi omesso dalla scaletta definitiva dell’opera, per esser riesumato solo anni dopo in “The Basement Tapes Sessions”, che include tutte le incisioni originali. Una canzone che è solo leggenda? Basta questo piccolo aneddoto per capire che non si è di fronte al solito biopic, piuttosto ad una serie di storie intrecciate ad arte, filmate con uno stile sempre differente e adeguato al personaggio (sei attori per sei Bob Dylan, tra cui spicca “l’incarnazione” del lato tormentato di Dylan operata da Cate Blanchett) e legate tra loro da una colonna sonora coerente. Il film si apre con l’irrequieto “Stuck Inside of Mobile with the Memphis Blues Again” e prosegue in ordine più o meno cronologico, con grandi hit del “menestrello” (come “All Along The Watchtower” o “Visions of Johanna”) alternate a canzoni meno note e talvolta sconosciute (come la canzone che dà il titolo al film, “I’m not There”), tutte chiamate ad assolvere una funzione narrativa. Si chiude con il successo di Dylan più rappresentativo, “Like a Rolling Stone”. Tutto ciò che si ascolta nel film è un misto di registrazioni originali e cover, interpretate da artisti contemporanei.
IL TRAILER
IL TRAILER ORIGINALE
Bob Dylan e il segreto della sua ispirazione
Pubblicato da DanieleS in Cantautori, News Musica. Sabato, 11 Ottobre 2008.
Qual è il segreto che ne ha fatto, probabilmente, il più grande e importante cantautore di sempre? Cosa ha consentito a Bob Dylan, tranne alcuni (comprensibili) passaggi a vuoto, di mantenere sempre viva la sua ispirazione e di partorire ancora oggi album di altissima qualità? Sembra incredibile, ma a sentire lui stesso ciò che lo ha influenzato di più per la scrittura dei testi e la scelta dei titoli sarebbe “A Red, Red Rose“, una canzone di fine Settecento ripresa in forma di ballata dal poeta nazionale scozzese Robert Burns, che a sua volta si era ispirato a una melodia ascoltata da giovane in campagna.
Il signor Zimmerman (vero nome di Bob Dylan) lo ha rivelato nell’ambito della campagna “My inspiration” della catena britannica di negozi di dischi HMV, quando gli è stato chiesto di citare il testo o la poesia che avesse avuto più effetto sulla sua vita. Potere della poesia: una sola di tanti anni fa ha ispirato così tanti capolavori dei giorni nostri. Ve la proponiamo:
O my luve is like a red, red rose That’s newly sprung in June; O my luve’s like the melodie That’s sweetly played in tune. As fair art thou, my bonny lass, So deep in luve am I; And I will luve thee still, my dear, Till a’ the seas gang dry. Till a’ the seas gang dry, my dear, And the rocks melt wi’ the sun; I will luve thee still, my dear, While the sands o’ life shall run. And fare thee weel, my only love, And fare thee weel, awhile! And I will come again, my love Tho’ it were ten thousand mile.
Anno 1971 Titolo Originale NIGHT OF DARK SHADOWS Durata 94 Origine USA Colore C Genere PSI-THRILLER Specifiche tecniche TECHNICOLOR Produzione DAN CURTIS Distribuzione MGM – MGM HOME ENTERTAINMENT Regia Dan Curtis Attori David Selby Grayson Hall Lara Parker John Karlen Nancy Barrett James Storm Trayer David Christopher Pennock Diana Millay Kate Jackson Soggetto Dan Curtis Sam Hall Sceneggiatura Sam Hall Fotografia Richard Shore Musiche Bob Cobert Montaggio Charles Goldsmith
Trama: Una coppia di coniugi – Quentin e Tracy – eredita una tenuta e un antico castello, dove va a trascorrere le vacanze. Al marito capita spesso di subire trasformazioni psichiche: in lui si reincarna un uomo vissuto nel Settecento, che commise adulterio con la cognata (per tale motivo e per stregoneria, l’adultera venne impiccata). Il reincarnato tenta varie volte di uccidere Tracy, la quale viene identificata con la donna che fu la principale responsabile dell’impiccagione dell’amante. Quando sembra essere stato definitivamente neutralizzato, il reincarnato riprende le sembianze di Quentin.
Anno 1985 Altri titoli La casa maledetta Durata 86 Origine ITALIA Colore C Genere THRILLER Specifiche tecniche SCOPE A COLORI Produzione FULVIA INTERNATIONAL FILM Distribuzione D.L.F. – AB VIDEO Vietato 14 Regia Alberto De Martino (Martin Herbert) Attori Christina Nagy Joanna David Warbeck Graig Carrol Blumenberg Ruth Rossano Brazzi Dr. Sernich Andrea Bosic Padre Peter Loris Loddi Rodolfo Ruzza Adriana Giuffré Daniela De Carolis Soggetto Alberto De Martino (Martin Herbert) Vincenzo Mannino (Frank Walker) Sceneggiatura Alberto De Martino (Martin Herbert) Vincenzo Mannino (Frank Walker) Fotografia Gianlorenzo Battaglia (Lawrence Barkey) Musiche Francesco De Masi (Frank Mason) Montaggio Vincenzo Tomassi (Vincent P. Thomas) Scenografia Julian Wilson Costumi Valentina Di Palma Effetti Gino Vagniluca (John Venem)
Trama: La ricca e bella Joanna, giovane donna handicappata, è costretta dall’adolescenza in una sedia a rotelle, in seguito a una caduta dalle scale, provocata da un finto prete che l’ha violentata. Assistita da Ruth, vive tuttavia giornate abbastanza serene, grazie anche alla sensibilità e alle attenzioni di Graig, l’allenatore del Centro sportivo per paraplegici da lei stessa creato, che sta preparando a una competizione e che le propone a un certo punto di sposarla. Sconsigliata da Ruth, Joanna finisce tuttavia per accettare, nonostante la debolezza di cuore, che potrebbe causarle la morte se – come precisa il suo medico in un colloquio con Graig – le accadesse di rivivere nel matrimonio il trauma causatole dalla violenza subita da adolescente. Fatti luttuosi inspiegabili ritardano frattanto la sua decisione di devolvere ogni sostanza alla fondazione di un grande Centro per il recupero dei paraplegici, con l’aiuto del suo parroco, P. Peter: due preti, l’anziano P. Peter e un suo giovane aiutante vengono uccisi e i loro cadaveri occultati, mentre incubi sempre più frequenti fanno rivivere a Joanna il trauma del passato. Poco a poco la donna si rende conto che Graig e Ruth sono amanti e le fingono attenzione solo per eliminarla e impadronirsi dei suoi beni. Quando scopre che anche Ruth è stata assassinata l’istinto di sopravvivenza scatena le sue resistenze e le consente alla fine di aver la meglio su Graig.